21 Dicembre, 2024

Storia delle armi

William Reid, Storia delle armi. Dall’età della pietra ai giorni nostri, Odoya edizioni, Bologna 2010.

Nel mondo contemporaneo studiare il fenomeno bellico è un aspetto fondamentale per capire le dinamiche della politica internazionale. La Guerra può essere studiata attraverso le azioni sul campo di battaglia, oppure analizzandone le forme con cui si ripresenta costantemente sulla scena, o ancora approfondendo il pensiero politico e strategico ad essa correlato o anche focalizzandosi sulle sue cause e conseguenze geopolitiche; ma un vero studio sulla Guerra non può comunque prescindere da una conoscenza almeno a grandi linee delle armi con cui quei conflitti vengono combattuti. Ed è in questo senso che il testo di Reid diventa un utile strumento di approfondimento e inquadramento.
Il volume è uno studio, anche piuttosto dettagliato e puntiglioso su alcuni aspetti tecnici delle armi, sulla storia ed evoluzione delle armi che siano bianche o da fuoco. È inoltre arricchito da diverse schede tecniche che approfondiscono alcune armi specifiche come i cannoni o le varie armature e via discorrendo. Il testo è quindi un viaggio sia attraverso la storia dell’uomo, visto che la trattazione prende in considerazione anche la preistoria, sia attraverso l’evoluzione tecnica delle armi e il come guerre, conflitti e popoli scontrandosi abbiano influenzato le rispettive tecniche di costruzione migliorando progressivamente il risultato finale.
Capire come un’arma viene impiegata, dove sono i suoi pregi piuttosto che i suoi difetti diventa un passaggio essenziale per chi voglia capire come le guerre vengono combattute, come si possono vincere, o perdere, e come la tecnologia influenzi lo scontro. Tutti questi elementi sono fondamentali anche nel contesto ipertecnologico di oggi e possono essere capiti e osservati da una prospettiva storica attraverso le pagine di questo testo.
Bisogna però ammettere che il sottotitolo, Dall’età della pietra ai giorni nostri, è un po’ fuorviante, perché è vero che il testo copre tutto quel lasso di tempo (che sia chiaro non è poco e non sono molti i testi che riescono, abbracciando un arco temporale così vasto, a dare un quadro completo ed esaustivo della tematica), ma l’edizione originale inglese è del 1976. Sfortunatamente quindi il testo perde tutti gli sviluppi più significativi degli ultimi 40 anni che vista la velocità dei cambiamenti tecnologici avvenuti non è una cosa da poco.
Detto questo due punti a vantaggio del libro. Primo, l’editore proprio per colmare tale lacuna temporale ha aggiunto un’appendice che include le armi e i sistemi d’arma più moderni. Il livello di analisi non è parificabile a quello del testo, ovviamente, ma è comunque un utile strumento per aggiornare la discussione e informare i lettori, soprattutto quelli meno esperti. Secondo, il volume riesce a dare un quadro esaustivo dell’evoluzione delle varie armi dando al lettore esperto nozioni particolareggiate su aspetti specifici e a quello meno esperto un quadro complessivo entro cui poi muoversi per ulteriori approfondimenti.
Insomma chi vuole studiare la Guerra si studi anche le armi.

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