Venerdì 11 novembre terrò alcune lezioni presso l’ISPI di Milano all’interno del corso organizzato dal prof. Andrea Carati dal titolo “Geopolitica dei conflitti“.
Il corso è una classica Winter School dell’ISPI (come quella che tengo abitualmente ormai da qualche anno su “Le nuove sfide della sicurezza internazionale nel XXI secolo“), si dirama con diversi interventi sulle due giornate dell’11 e del 12 novembre e intende offrire una panoramica sui conflitti e sulle aree di competizione strategico-militare del sistema internazionale attuale. Lo scopo è quello di affiancare all’analisi dei singoli teatri di guerra o di competizione strategica uno sguardo interpretativo sulle dinamiche di carattere sistemico e geopolitico che, da una prospettiva storica di più lungo periodo, permettano di inquadrare i singoli conflitti in uno scacchiere internazionale in profondo mutamento.
Dopo gli interventi del prof. Carati sulla crisi dell’egemonia amaricana e il conflitto in Afghanistan, io mi occuperò in tre diversi periodi di lezione: del rapporto tra Stati Uniti e Iraq (un tema centrale per comprendere il coinvolgimento americano degli ultimi decenni in Medio Oriente); dell’operazione Iraqi Freedom (2003) e delle sue conseguenze strategico politiche prendendo in esame l’emergere dello Stato Islamico; dell’espansione di quest’ultimo in altri teatri (Siria e Libia) con il conseguente allargamento delle operazioni americane.
Nelle mie lezioni cercherò di dare conto non solo del quadro storico-politico, ma anche delle implicazioni strategico-militari di quelle operazioni.
Nella seconda giornata di lezioni, invece, i prof. Corrado Stefanacchi, Simone Dossi e Matteo Dian analizzeranno la situazione geopolitica globale americana e l’attuale situazione con la Russia per poi prendere in esame la contrapposizione tra Cina e Stati Uniti, il quadrante del Pacifico e la questione del nucleare con la Corea del Nord.
Per tutte le informazioni potete consultare la pagina ufficiale del corso.