Otto anni fa usciva il mio libro La guerra in Iraq per il Mulino, un testo che rappresenta una parte importante della mia ricerca di dottorato in Scienze Strategiche presso l’Università di Torino. Il volume si focalizza sul periodo storico che va dal 2003 al 2011, ovvero sulle origini dell’operazione Iraqi Freedom, il suo svolgimento e poi il lento ma inesorabile scivolamento del Paese verso una insicurezza diffusa che purtroppo contraddisinguerà l’Iraq a lungo. Il focus del libro è la strategia americana e la sua evoluzione nel quadro di quel conflitto ed è per questo che ampio spazio viene dedicato al tema della controinsorgenza (COIN) che riuscì a imprimere un cambio di situazione, seppur parziale e non duraturo, in Iraq. Quello della dottrina COIN è un tema centrale non solo per capire la situazione irachena, ma anche per comprendere tutta la Guerra al Terrore e le operazioni seguenti.
Il testo presenta due tematiche principali. Da un lato, la ricostruzione della situazione politica e della sicurezza irachena dal 2003 al 2011, dal crollo del regime di Saddam alla nascita dei diversi gruppi insorgenti (tra cui anche Al-Qaeda in Iraq), dalla spaccatura settaria alla ricostruzione politica. Dall’altro lato, il libro approfondisce nello specifico il pensiero strategico americano in quella guerra e mette in risalto il contrasto tra un approccio convenzionale al conflitto, tipico della prima fase, e quello legato alla controinsorgenza che trasforma il modo di muoversi e agire sul campo di battaglia. Qui si approfondisce la natura particolare di questa tipologia di guerra.
La guerra in Iraq termina la sua analisi con il ritiro delle truppe americane nel dicembre 2011 e dunque a prima vista non tocca il periodo successivo che ha poi visto prima imporsi e poi venire sconfitto lo Stato Islamico. In realtà, benchè questo tema sia poi diventato il mio focus di ricerca negli anni successivi e l’oggetto di un mio altro libro Isis. Storia segreta della milizia islamica più potente e pericolosa del mondo (che ha ionltre vinto il premio Cerruglio 2019), il testo sulla guerra in Iraq descrive le condizioni politiche, sociali e di sicurezza in cui ISIS trovò terreno fertile per svilupparsi per poi, dopo alti e bassi, arrivare a conquistare ampie porzioni sia dell’Iraq sia della Siria nel decennio successivo.